Sindrome del tunnel carpale

16 Ott, 2024 | wp_2452966 | No Comments

Sindrome del tunnel carpale

Cos’è la sindrome del tunnel carpale

Il tunnel carpale è un canale che si trova nel polso e vi passano il nervo mediano e nove tendini flessori delle dita che arrivano alla mano dall’avambraccio. La sindrome è un disturbo da compressione nervosa, ovvero si verifica quando il nervo mediano subisce un aumento di pressione o uno schiacciamento. 

Si tratta di una patologia invalidante, infatti chi ne soffre ha difficoltà a svolgere le azioni quotidiane o a tenere in mano degli oggetti anche solo per poco.  

Fattori di rischio

La sindrome del tunnel carpale è più frequente nelle donne, ma in generale si riscontra in chi passa molto tempo davanti al computer, o fa gesti ripetuti con le mani e con il polso, o causa microtraumi al polso ad esempio utilizzando strumenti che producono vibrazioni (trapano, motosega, martello pneumatico, avvitatore, tagliaerba ecc.). Il tunnel carpale in questo modo subisce un restringimento e di conseguenza si causa una sofferenza del nervo mediano. 

Altri fattori di rischio sono:

  • traumi e fratture del polso;
  • gravidanza, a causa della ritenzione idrica: la condizione si risolve dopo il parto;
  • alcune patologie come obesità, insufficienza renale, diabete, artrite reumatoide, gotta, ritenzione idrica cronica, ipotiroidismo; 
  • predisposizione anatomica: alcune persone hanno infatti un tunnel carpale molto stretto, e ciò aumenta il rischio di sviluppo della patologia anche se non è una conseguenza che si verifica in tutti questi individui;
  • familiarità, ovvero quando in una famiglia più membri di generazioni diverse ne soffrono o ne hanno sofferto. 

Sintomi

Inizialmente si avverte un formicolio o una scossa alle prime tre dita della mano. Successivamente sempre queste dita perderanno anche completamente la sensibilità, mentre alcuni muscoli della mano subiranno atrofia. 
Questi sintomi tendono a peggiorare durante la notte e quando si compiono gesti ripetuti o prolungati di piegamento del polso. 

Altri sintomi possono essere:

  • dolore alla mano o all’avambraccio e al braccio;
  • perdita di forza della mano e del polso, con difficoltà a impugnare gli oggetti o compiere azioni come scrivere o digitare sulla tastiera;
  • difficoltà a piegare il pollice;
  • gonfiore;
  • pelle secca e di colore alterato sul polso e sulla mano.

Non sempre i sintomi progrediscono peggiorando in modo significativo la qualità della vita e in alcuni casi vi è addirittura una regressione spontanea della patologia. Ma quando si presenta una forma grave può degenerare in un danno del nervo mediano e dei tendini dei muscoli flessori della mano. Dunque è importante avvisare subito il proprio medico non appena si presentano i primi sintomi.

Diagnosi e cure

La diagnosi viene fatta attraverso un esame obiettivo e approfondimenti con ulteriori esami. 
Inizialmente il medico palpa il polso e la mano e chiede al paziente di descrivere il dolore e di compiere determinati movimenti. 

Successivamente potranno essere prescritti esami come l’elettromiografia o l’elettroneurografia (per studiare la funzionalità dei muscoli e del nervo mediano), raggi x, ecografia del polso. 

In caso di patologia grave, ossia quando è altamente inficiata la capacità motoria, si rende necessario l’intervento chirurgico mirato alla decompressione del nervo mediano mediante l’allargamento del tunnel carpale. 

Quando invece i sintomi sono lievi e si sono verificati da pochi mesi, l’approccio terapeutico è di tipo conservativo e prevede dunque: l’uso di un tutore per il polso, l’applicazione di ghiaccio, assunzione e iniezioni di farmaci antinfiammatori, fisioterapia ed esercizio terapeutico.

Fisioterapia

Le sedute di fisioterapia prevedono sia l’utilizzo di tecniche di terapia manuale (massoterapia, mobilizzazioni in trazione) che di mezzi fisici e, come dicevamo prima, di esercizi. 

I mezzi fisici più utilizzati per ridurre il dolore e controllare l’infiammazione sono: 

  • Laserterapia; 
  • Tecarterapia;
  • Ultrasuonoterapia;
  • Onde d’urto;
  • Elettroterapia;
  • Ipertermia.

Quando la situazione migliora vengono introdotti gli esercizi terapeutici. 

Se soffrite di questa sindrome e avete bisogno di aiuto potete chiamare il nostro centro di fisioterapia a LATINA per una valutazione gratuita. 

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